Sia nel lavoro che effettuo su me stesso per cambiare le mie abitudini, sia nel mio rapporto con gli altri che stanno tentando di cambiare vita, abitudini e parti di loro stessi...... c'è un ostacolo comune che si frappone all'infinito.
L'ostacolo sono le razionalizzazioni del cervello, le scuse che trova la nostra mentre, che razionalizza sempre tutto per farlo credere convincente e credibile... anche quando non lo è affatto.
Fa passare per positivi dei comportamenti che per noi si riveleranno negativi... giustificandoli con razionalizzazioni e scuse davvero persuasive.
Si scopre quindi che il cervello umano è estremamente bravo a inventare potenti razionalizzazioni/scuse che suonano vere, che aiutano a proteggere il cervello da qualsiasi cosa spaventosa, scomoda o piena di incertezza.
Fa passare per positivi dei comportamenti che per noi si riveleranno negativi... giustificandoli con razionalizzazioni e scuse davvero persuasive.
Si scopre quindi che il cervello umano è estremamente bravo a inventare potenti razionalizzazioni/scuse che suonano vere, che aiutano a proteggere il cervello da qualsiasi cosa spaventosa, scomoda o piena di incertezza.
Quando sabotiamo i nostri cambiamenti di abitudine (autosabotaggi), è a causa delle razionalizzazioni e delle scuse che forniamo direttamente a noi stessi.
Quando troviamo ragioni per procrastinare e non svolgere lo scopo che ci prefiggevamo, è a causa delle razionalizzazioni/scuse.
Alcuni esempi comuni di razionalizzazioni che ci ostacolano:
Sono troppo occupato, non ho tempo in questo momento (in realtà, hai tempo, stai usando la fretta per rimandare questa cosa importante)
Sono troppo stanco per farlo ora (ma hai avuto l'energia per fare tutto il resto, è solo una questione di priorità; non devi fare troppe cose, fanne solo un po' se sei stanco)
Devo davvero di pulire in questo momento (no, non devi)
Ok, do solo un'occhiata alla posta elettronica (o ai messaggi) per un minuto (ma se accetti quella scusa con te stesso, continuerai ad accettarla e poi proseguirai a sabotarti)
Non vale la pena, non farà abbastanza differenza (non lo sai, stai solo minimizzando per non andare avanti)
Non sono una persona mattiniera (non devi esserlo dall'oggi al domani, prova ad aprirti all'esperienza)
È troppo difficile, non voglio più farlo (puoi fare un po' di più di ora, e non è troppo difficile, puoi farlo)
È travolgente, c'è così tanto da fare (concentrati solo sul prossimo piccolo passo)
Sono stato interrotto (da una visita, da un viaggio, malattia, crisi) e ora è difficile ricominciare (basta iniziare, fare il passo successivo più piccolo)
Mi sento scoraggiato (trova un modo per incoraggiarti)
Non me la sento proprio ora (non aspettare che tu ne abbia voglia, fallo e basta)
Ho fallito così tante volte in passato, non riuscirò proprio ora (puoi cambiare, fai un tentativo)
Non so come fare (ma puoi capirlo)
Non cadrà il mondo se rimanderò soltanto questa volta (tranne che sai che questo di solito porta a risultati cattivi, quindi non cascherà il mondo ma ci saranno conseguenze negative)
Devo fare molte altre cose in questo momento (ma è assolutamente vero o stai solo razionalizzando?)
Farò un lavoro terribile e tutti penseranno che io sia stupido (non lo sai, e in effetti speculare su questa cosa non è utile, è meglio concentrarsi su ciò che devi fare in questo momento; l fallimento è una buona cosa, perché è così che impari)
Posso farlo più tardi (sì certo che puoi, ma puoi farlo anche adesso)
Non ho davvero bisogno di farlo, ho già fatto molto, e questo non è così necessario (sì, tutto vero, ma in realtà questo è qualcosa che hai deciso di voler davvero fare, quindi fallo!)
Non sono abbastanza forte (cazzate)
Sono troppo stanco per farlo ora (ma hai avuto l'energia per fare tutto il resto, è solo una questione di priorità; non devi fare troppe cose, fanne solo un po' se sei stanco)
Devo davvero di pulire in questo momento (no, non devi)
Ok, do solo un'occhiata alla posta elettronica (o ai messaggi) per un minuto (ma se accetti quella scusa con te stesso, continuerai ad accettarla e poi proseguirai a sabotarti)
Non vale la pena, non farà abbastanza differenza (non lo sai, stai solo minimizzando per non andare avanti)
Non sono una persona mattiniera (non devi esserlo dall'oggi al domani, prova ad aprirti all'esperienza)
È troppo difficile, non voglio più farlo (puoi fare un po' di più di ora, e non è troppo difficile, puoi farlo)
È travolgente, c'è così tanto da fare (concentrati solo sul prossimo piccolo passo)
Sono stato interrotto (da una visita, da un viaggio, malattia, crisi) e ora è difficile ricominciare (basta iniziare, fare il passo successivo più piccolo)
Mi sento scoraggiato (trova un modo per incoraggiarti)
Non me la sento proprio ora (non aspettare che tu ne abbia voglia, fallo e basta)
Ho fallito così tante volte in passato, non riuscirò proprio ora (puoi cambiare, fai un tentativo)
Non so come fare (ma puoi capirlo)
Non cadrà il mondo se rimanderò soltanto questa volta (tranne che sai che questo di solito porta a risultati cattivi, quindi non cascherà il mondo ma ci saranno conseguenze negative)
Devo fare molte altre cose in questo momento (ma è assolutamente vero o stai solo razionalizzando?)
Farò un lavoro terribile e tutti penseranno che io sia stupido (non lo sai, e in effetti speculare su questa cosa non è utile, è meglio concentrarsi su ciò che devi fare in questo momento; l fallimento è una buona cosa, perché è così che impari)
Posso farlo più tardi (sì certo che puoi, ma puoi farlo anche adesso)
Non ho davvero bisogno di farlo, ho già fatto molto, e questo non è così necessario (sì, tutto vero, ma in realtà questo è qualcosa che hai deciso di voler davvero fare, quindi fallo!)
Non sono abbastanza forte (cazzate)
Chiamo cazzate quanto sopra. Le razionalizzazioni sono bugie, scuse che le nostre menti inventano per uscire dal disagio e dall'incertezza. È perfettamente comprensibile che ci inventiamo queste menzogne, ma non dobbiamo crederci.
Possiamo buttarci nel disagio e nell'incertezza ed essere completamente a posto. Il mondo non finirà e non ci sbricioleremo. In effetti, questo ci renderà solo più forti, migliori, più resistenti.
Ecco come affrontare queste bugie che inventa la nostra mente.
Come sconfiggere le scuse della nostra testa
Superare le razionalizzazioni significa diventare sensibili e bravi a riconoscerle...e quindi non crederci.
Ecco come affrontare queste bugie che inventa la nostra mente.
Come sconfiggere le scuse della nostra testa
Superare le razionalizzazioni significa diventare sensibili e bravi a riconoscerle...e quindi non crederci.
Bene, i miei suggerimenti principali sono:
1. Prendi nota delle scuse che inventa il tuo cervello (crea un documento con un elenco di quelle che dici a te stesso)
2. E poi non credere o seguirne nessuna (fuori!)
Leggi anche: Buttati Verso Ciò Che Ti Fa Paura!
1. Prendi nota delle scuse che inventa il tuo cervello (crea un documento con un elenco di quelle che dici a te stesso)
2. E poi non credere o seguirne nessuna (fuori!)
Leggi anche: Buttati Verso Ciò Che Ti Fa Paura!
Detto questo, ecco alcuni altri rimedi che puoi mettere in atto per aiutarti ad evitare di razionalizzare sempre ogni scusa:
1. Diventa sempre più consapevole delle razionalizzazioni mentre le pronunci dentro la tua testa. Inizierai a diventare molto consapevole di quelle più comuni. Come ho detto, scrivile.
2. Elabora controargomentazioni basate sull'esperienza reale. C'è della verità in quasi ogni scusa: sei stanco, potresti fallire, sei occupato, non farà male se rimandi solo stavolta. Ma nonostante questo elemento di realtà nelle bugie che ci raccontiamo... bè, le allarghiamo un po' troppo. Essere stanchi non significa che dovresti rimandare del tutto, significa che devi strutturare la tua vita per riposare di più o dare la priorità alle cose importanti. Potresti fallire, ma non è un motivo per arrendersi. E così via. Trova delle valide argomentazioni e risposte per le tue scuse comuni e scrivile. Ricordatene quando la tua mente si mette al lavoro per sabotarti... e tirale fuori al momento giusto!
3. Smetti di credere nelle razionalizzazioni - Chiamale bugie. Di': "Bel tentativo, cervello, so che hai paura ma ormai ho ben compreso."
4. Concentrati sullo step più breve che puoi fare. Se sei stanco o sopraffatto o spaventato o impegnato o ti senti così poco ben disposto... aggira questo ostacolo dividendo il progetto o l'attività in qualcosa di più piccolo. Scrivi un paragrafo invece di scrivere per un'ora. Compila le prime righe del modulo fiscale invece di finire ed inviare il 730. Medita per soli cinque respiri invece di 20 minuti. Metti tutta la tua attenzione in quella piccola cosa invece di preoccuparti di tutto il resto.
5. Non lasciarti "comprare". Scopri cosa vuoi impegnarti a fare in anticipo. Quando arriva il momento di farlo, il tuo cervello inizierà a usare la tattica di contrattazione, proverà a comprare il tuo tempo con delle menzogne ed apparenti "regali". Non lasciarlo negoziare con te. Hai già deciso, non mettere in discussione questa impostazione che ti sei dato. Procedi e basta. Al massimo potrai valutare in seguito, dopo aver svolto il compito frefissato e quindi quando sei in fase di programmazione, non quando sei davanti al problema e cerchi una porta d'emergenza per uscirne.
6. Esercitati a muoverti con facilità. Che ci crediate o no, potete spostarvi con facilità dentro ciò a cui state resistendo. È una questione di pratica: fai il prossimo movimento e poi il prossimo. Ad esempio, se devo meditare e il mio cervello sta elucubrando ragioni per che non dovrei... Mi sposto dove si trova il mio cuscino per la meditazione. Poi lo prendo. Poi mi dirigo dove mi piace meditare. Quindi poso il cuscino. Poi mi siedo su di esso. Quindi avvio il mio timer. Ogni passaggio è così semplice, non ho nemmeno bisogno di pensarci. Mi muovo e basta.
7. Esercitati a muoverti verso ciò a cui resisti. Cerchiamo di evitare le cose a cui resistiamo di più, ma possiamo prendere l'abitudine di spostarci verso la nostra resistenza almeno alcune volte al giorno, se non di più.
8. Ricordati perché fare questo è importante. Per me, si tratta di ricordare a me stesso il mio scopo e la mia missione - mi spinge nella giusta direzione. Se sono distratto dalla paura o dal disagio, di solito mi muovo nella direzione sbagliata. Quindi devo ricordare a me stesso perchè sto facendo quel qualcosa... e andare avanti.
Credo che tu possa superare qualsiasi razionalizzazione, avanti tutta!
LETTURA CONSIGLIATA: L'arte del fare: Come sconfiggere la procrastinazione.
2. Elabora controargomentazioni basate sull'esperienza reale. C'è della verità in quasi ogni scusa: sei stanco, potresti fallire, sei occupato, non farà male se rimandi solo stavolta. Ma nonostante questo elemento di realtà nelle bugie che ci raccontiamo... bè, le allarghiamo un po' troppo. Essere stanchi non significa che dovresti rimandare del tutto, significa che devi strutturare la tua vita per riposare di più o dare la priorità alle cose importanti. Potresti fallire, ma non è un motivo per arrendersi. E così via. Trova delle valide argomentazioni e risposte per le tue scuse comuni e scrivile. Ricordatene quando la tua mente si mette al lavoro per sabotarti... e tirale fuori al momento giusto!
3. Smetti di credere nelle razionalizzazioni - Chiamale bugie. Di': "Bel tentativo, cervello, so che hai paura ma ormai ho ben compreso."
4. Concentrati sullo step più breve che puoi fare. Se sei stanco o sopraffatto o spaventato o impegnato o ti senti così poco ben disposto... aggira questo ostacolo dividendo il progetto o l'attività in qualcosa di più piccolo. Scrivi un paragrafo invece di scrivere per un'ora. Compila le prime righe del modulo fiscale invece di finire ed inviare il 730. Medita per soli cinque respiri invece di 20 minuti. Metti tutta la tua attenzione in quella piccola cosa invece di preoccuparti di tutto il resto.
5. Non lasciarti "comprare". Scopri cosa vuoi impegnarti a fare in anticipo. Quando arriva il momento di farlo, il tuo cervello inizierà a usare la tattica di contrattazione, proverà a comprare il tuo tempo con delle menzogne ed apparenti "regali". Non lasciarlo negoziare con te. Hai già deciso, non mettere in discussione questa impostazione che ti sei dato. Procedi e basta. Al massimo potrai valutare in seguito, dopo aver svolto il compito frefissato e quindi quando sei in fase di programmazione, non quando sei davanti al problema e cerchi una porta d'emergenza per uscirne.
6. Esercitati a muoverti con facilità. Che ci crediate o no, potete spostarvi con facilità dentro ciò a cui state resistendo. È una questione di pratica: fai il prossimo movimento e poi il prossimo. Ad esempio, se devo meditare e il mio cervello sta elucubrando ragioni per che non dovrei... Mi sposto dove si trova il mio cuscino per la meditazione. Poi lo prendo. Poi mi dirigo dove mi piace meditare. Quindi poso il cuscino. Poi mi siedo su di esso. Quindi avvio il mio timer. Ogni passaggio è così semplice, non ho nemmeno bisogno di pensarci. Mi muovo e basta.
7. Esercitati a muoverti verso ciò a cui resisti. Cerchiamo di evitare le cose a cui resistiamo di più, ma possiamo prendere l'abitudine di spostarci verso la nostra resistenza almeno alcune volte al giorno, se non di più.
8. Ricordati perché fare questo è importante. Per me, si tratta di ricordare a me stesso il mio scopo e la mia missione - mi spinge nella giusta direzione. Se sono distratto dalla paura o dal disagio, di solito mi muovo nella direzione sbagliata. Quindi devo ricordare a me stesso perchè sto facendo quel qualcosa... e andare avanti.
Credo che tu possa superare qualsiasi razionalizzazione, avanti tutta!
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Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice.
Ricevi una copia gratuita del mio eBook di 31 pagine - Segreti Per Controllare La Tua Vita Tra Psicologia E Spiritualità - cliccando qui.
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