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lunedì 6 maggio 2019

Un Nuovo Approccio Per Quando Siamo Oberati Di Lavoro E Abbiamo Troppe Cose Da Fare


Molti di noi sono piuttosto impegnati, non solo abbiamo già un "piatto pieno" di fronte a noi, ma costantemente tendiamo a sovraccaricare di lavoro le nostre giornate, accumuliamo sempre più incombenze sul nostro piatto, che era già abbondantemente pieno di troppe cose da fare.

Questo provoca ansia.

Cosa succede? Perché siamo così oberati di lavoro e abbiamo così troppe cose da fare e così poco tempo? 

E come possiamo iniziare a gestire questo problema costante del sovraccarico e del ritrovarci oberati di lavoro, e quindi dello stress dell'ansia che ne deriva?




Se sei come me, hai l'abitudine di iniziare nuovi impegni, avviare nuovi progetti, nuove sfide, nuovi giochi, nuovi programmi ... e poi a metà strada, ti rendi conto che già all'inizio avevi fin troppe cose da fare e quindi... perchè sei andato avanti comunque? 

Perchè hai iniziato qualcosa di nuovo lasciando qualcos'altro a metà?

A questo punto, il mio approccio abituale è quello di iniziare a semplificare - mi rendo conto di essermi sovraccaricato troppo, e quindi inizio a cancellare gli impegni. 

Dico alla gente che non posso fare quello che ho detto che avrei fatto, il che è piuttosto brutto (deludere le persone) ma è anche un enorme sollievo lasciare andare un peso.


Ecco perchè ci ritroviamo oberati di lavoro

Sono giunto alla conclusione che questo è un mio schema ricorrente. Ed è uno schema che non mi serve. 

Voler fare e realizzare troppo, e poi abbandonare impegni e progetti ... porta a: 

1. Non essere affidabili, perché le persone non possono contare su di te. 

2. Non essere bravi a finire le cose. 

3. Mollare quando le cose si fanno difficili e "scomode" - proprio quando invece dovresti andarci più a fondo. 

Quindi ho deciso di provare un approccio diverso. 

Con questo approccio, non mollo, non abbandono ciò che ho iniziato. Resto anche nella situazione di difficoltà.

In questo nuovo approccio, non mi metto a razionalizzare del perché non sto facendo una determinata cosa. Mi riprendo e mi do un impegno più forte, con una volotà ferrea. Creo lo spazio. Faccio sì che possa essere, che possa accadere.



Potrei semplificare altre aree, ma non quelle in cui ho già preso un impegno. Potrei tutt'al più "rinegoziare" il quando realizzerò o farò l'impegno che mi sono preso, in modo da poter fare spazio per farlo accadere, ma non mollo.

In questo nuovo approccio, imparo anche a premere il pulsante Pausa prima di prendere nuovi impegni. Esito prima di intraprendere qualcosa di nuovo e valuto bene se ho davvero lo spazio per farlo. 

Mi prendo del tempo, come un periodo di riflessione prima di comprare un fucile.

In questo nuovo approccio, imparo a riconoscere anche la scusa che sono troppo impegnato per fare qualcosa che per me è importante. Se è importante, posso farlo accadere. Se ho troppe altre cose ... Ho solo bisogno di creare uno schema in modo da poter dedicare del tempo a ciò che conta. E lasciar andare le cose che davvero non contano: solo così non sarò tra quelli che si ritrovano oberati di lavoro.


Se sto inventando delle scuse, ho bisogno di fare il punto della situazione. 

Se mi sto sovraccaricando, è perché non ho il coraggio di dire di no a qualcosa prima di impegnarmi in altro. 

Se mi sento sovraccaricato e schiacciato dalle cose da fare, ho bisogno di sentirmi così. E poi, di prendermi il tempo per compiere la mia missione più importante. 

Quindi questo è l'approccio definitivo quando mi sento sovraccaricato: 

1. Riconoscere quando giustifico me stesso dal non fare qualcosa di importante e smettere di dire a me stesso quella scusa. Creare lo spazio necessario, creare la struttura/schema e farlo accadere.

2. Riconoscere quando sto per smettere di fare qualcosa di importante a cui mi sono impegnato, perché mi sento troppo sovraccaricato. Creare lo spazio e la struttura per quell'impegno. 

3. Riconoscere quando sto per arrendermi perché qualcosa è difficile. Vai a fondo nel disagio, vai più a fondo. 

4. Periodo di pausa prima di intrapredere nuove cose/impegni. Non ho spazio per nuove cose adesso. 

5. Piuttosto, diventa qualcuno che realizza, che finisce le cose iniziate. 

6. Affrontare i sentimenti di sovraccarico creando nella mia coscienza lo spazio per il silenzio, la meditazione e ampia libertà. 

Diventa un uomo che ha volontà ferrea per portare a termine i suoi importanti impegni, senza ritrovarti oberato di lavoro.

La vita è troppo breve per essere vacillante ed indeciso... e per aver troppe cose da fare e così poco tempo.




Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice. 
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FONTE: zenhabits

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