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lunedì 1 giugno 2020

Inquinamento Da Microplastiche Nell'Oceano: Mai Così Alto Come Ora


Oramai quasi tutti sappiamo, purtroppo, cosa sono le microplastiche, e che l'inquinamento da plastica e microplastica è sempre più presente, in tutto il globo, e soprattutto nei mari e negli oceani, e nei corsi d'acqua in generale, che alla fine appunto finiscono nelle larghe distese idriche, andandosi a depositare sui fondali o formando "isole" come la tristemente famosa isola di plastica nell'oceano Pacifico.

E la concentrazione di microplastiche sta crescendo, ora più che mai, vediamo perchè.



Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science, gli scienziati hanno recentemente scoperto 1,9 milioni di pezzi di microplastica in un'area di circa 3,5 metri quadrati. Il campione è stato prelevato nel Mar Mediterraneo e i ricercatori affermano che è la più alta concentrazione di microplastiche mai trovata su un fondo marino.


Quanta plastica nell'oceano?

Gli scienziati stimano che oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrino negli oceani del mondo ogni anno. Gli umani possono vedere alcuni segni di questo inquinamento dalla costa, ma l'inquinamento da plastica visibile agli esseri umani rappresenta meno dell'1% della plastica totale dell'oceano. Si ritiene che oltre il 99% della plastica nell'oceano sia molto più profondo di quanto possiamo vedere, vicino al fondale dell'oceano.

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno monitorato le correnti di acque profonde e hanno mostrato come si comportino come "nastri trasportatori" che spingono le microplastiche attraverso il fondo del mare. Il team ha iniziato raccogliendo campioni dal fondo del Mar Tirreno, al largo della costa italiana. Il team ha trovato quelli che chiamavano "hotspot microplastici" o ampie aree di accumulo di microplastiche.




In un comunicato stampa, l'autore principale Dr. Ian Kane dell'Università di Manchester ha confrontato questi hotspot con i frammenti di immondizia che si trovano galleggianti in superficie.

Vedi anche: Pure La Neve Artica è Inquinata Da Microplastiche

Concentrazioni di micrplastiche altissime sul fondale

"Quasi tutti hanno sentito parlare delle famigerate" macchie di immondizia "oceaniche di plastica fluttuante, ma siamo rimasti scioccati dalle alte concentrazioni di microplastiche che abbiamo trovato nel fondo marino", ha spiegato Kane.




Il co-autore del Dr. Mike Clare del National Oceanography Centre, spera che lo studio creerà qualche cambiamento.




"Il nostro studio ha dimostrato come studi dettagliati sulle correnti dei fondali marini possano aiutarci a collegare i percorsi di trasporto della microplastica in acque profonde e trovare le microplastiche" mancanti ". 

I risultati evidenziano la necessità di interventi politici per limitare il flusso futuro della plastica negli ambienti naturali e minimizzare gli impatti sugli ecosistemi oceanici ", ha affermato Clare.

Leggi anche: Ogni Anno Respiriamo 121.000 Particelle Microplastiche



Il dottor Florian Pohl della Durham University ha suggerito che la plastica è diventata parte del fondo oceanico. "È un peccato, ma la plastica è diventata un nuovo tipo di particella di sedimento, che viene distribuita sul fondo del mare insieme a sabbia, fango e sostanze nutritive. Pertanto, i processi di trasporto dei sedimenti come le correnti del fondo marino concentreranno le particelle di plastica in determinate posizioni sul fondo del mare, come dimostrato dalla nostra ricerca ", ha affermato Pohl.


Secondo un rapporto pubblicato dalla Ellen MacArthur Foundation, se l'attuale tasso di inquinamento da plastica continuerà così, ci sarà più plastica negli oceani rispetto ai pesci entro il 2050

Qualche mese fa, avevamo, sul blog siamovita.it, già riferito di uno studio inquietante che ha scoperto che stiamo assorbendo decine di migliaia di particelle di plastica ogni anno, proprio nel cibo che mangiamo e nell'aria che respiriamo. È stato anche notato nello studio che bere molta acqua in bottiglia può quasi raddoppiare la presenza di tossine nei nostri corpi.


CREDITO IMMAGINE: Andreas Fuelscher



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