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giovedì 30 aprile 2020

Una Bellissima Favola Sull'Ape... E Qualche Curiosità Sul Mondo Delle Api


Il mondo delle api è meraviglioso, ed anche se non lo sai, esistono molte favole sull'ape, con le api, con fiori e senza.
Nell'articolo di oggi vorrei raccontartene una davvero bella e significativa, che fa subito capire a fondo quanto le api siano fondamentali per noi e quanto duro lavoro fanno. Si sa, le api sono grandi lavoratrici.

Oltre alla favola sull'ape, scopriremo anche un po' di più sul loro meraviglioso mondo ed organizzazione sociale, davvero incredibile!






Una bellissima favola sull'ape

Vorrei partire da una prefazione... quando ero piccola mia nonna mi raccontava spesso un storiella, una favola sulle api, e ogni volta che la sentivo mi meravigliavo, ed ho cominciato ad adorare le api sempre di più. 

Cominciava più o meno così: 

C'era una volta una madre di tre figlie: Figlia Cicala, Ragna e Ape. 
La madre aveva bisogno di aiuto dalle figlie nei suoi ardui lavori casalinghi e chiese alla prima di aiutarla ma lei si rifiutò, perché aveva da cantare tutto il giorno... e fu così che una volta finito di cantare esplose. 

Poi si rivolse alla seconda, che invece doveva tessere la ragnatela e non poteva dunque aiutarla... e fu presto fatto che si arrotolò nella sua stessa ragnatela. 

La terza era così genuina, così generosa e gentile che appena la madre chiese aiuto non si lasciò pregare che si faceva in quattro per aiutare la madre e gli altri. 

Ebbe l'augurio più grande che una figlia potesse mai ricevere dalla madre: che un giorno le sue feci si trasformassero in oro e che fosse lodata da tutti per il suo buonissimo miele.



Curiosità sulle api

L'ape, ah quanta bellezza. È l'ape europea, l'apis mellifera, che dalla specie si evince... Si può definire molto complessa, costituisce una società matriarcale, formata da numerosi individui appartenenti a tre caste, tutte alate. 

Di norma in un alveare vivono una regina, unica femmina fertile, operaie, femmine sterili destinate al mantenimento ed alla difesa della colonia, e, tra aprile e luglio maschi (detti anche fuchi) questi ultimi destinati esclusivamente alla riproduzione. 

La specie è polimorfica perché le tre caste hanno conformazioni morfologiche diverse tra loro. La comunicazione tra loro può avvenire in maniera chimica come feromoni o fisica, tramite la danza. Quest'ultima è molto affascinante e le danze avvengono per informare le compagne la fonte di cibo nei dintorni o la localizzazione esatta distante 3 km. Fantastico eh? Di più.

Vedi anche: Gli Animali Non Hanno Colpe, Siamo Noi Responsabili Del Virus

Scopriamo di più sul meraviglioso mondo delle api

Ma non finisce qui: l'ape è preziosa perché una delle principali impollinatrici delle piante, in quanto si ciba di nettare e polline e contribuisce alla dispersione di quest'ultimo.




Esse svolgono, inoltre, compiti diversi in ordinata successione dei ruoli a seconda dell'età. 

Il primo compito della giovane ape operaia è quello di ripulire e levigare le celle di nuova costruzione o quelle che devono essere riutilizzate, nelle quali la regina, sebbene fecondata una sola volta nella vita, depone incessantemente le uova (da 100 fino a 3000 al giorno). 

Poi, diventata capace di produrre la “pappa reale” (per lo sviluppo delle ghiandole sopracerebrali che la secernono), l'ape operaia passa ad alimentare le larve.

Allo scadere della seconda settimana, non producendo più alimento, bensì cera (per regressione delle ghiandole sopracerebrali e sviluppo delle ghiandole cerigene), passa a costruire favi. Quindi passa all'esterno dell'alveare, prima per la sola difesa, poi per l'importante compito di bottinatrice, ossia di raccoglitrice di nettare, polline, propoli ed acqua. 

Quanto lavora la nostra ape! 

Alla fine di poco più di un mese riprende mansioni casalinghe (ventilazione e riscaldamento del nido, sua pulizia e difesa, etc.), fino a che, sentendo vicina la fine, si allontana dalla comunità e muore lontano da essa per non contaminare l'alveare col suo cadavere.


Pericolo estinzione delle api

Purtroppo stando ai dati ultimi in Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo. Muoiono per causa nostra, delle attività antropiche, cambiamenti climatici, uso di pesticidi, fitofarmaci.
Si sa che l'homo sapiens è il peggior animale che esista, forse non dovrebbe neanche più fare parte del regno animale. 

Che aspettiamo a classificarlo in un regno a parte?

Leggi anche:Chi è Il Cattivo Tra Lupo Ed Uomo?













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