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martedì 7 aprile 2020

Gli Animali Non Hanno Colpe: Siamo Noi Umani Responsabili Del Coronavirus


Dato che in questi giorni circolano notizie a dir poco esagerate e fuori luogo riguardo a coronavirus e gatti, e non solo, a coronavirus e animali in generale, in particolare selvatici come pipistrelli... è arrivato il momento di fare un po' di chiarezza.

In particolare, sulle cause che hanno originato il coronavirus covid-19, e sulle responsabilità di tutto questo... che non sono certo di un gatto, ma di esseri umani come noi.



Il direttore esecutivo del Programma ambientale delle Nazioni Unite Inger Andersen afferma che la perdita degli habitati degli animali selvatici è un fattore determinante nella crisi del coronavirus. 

Il contatto sempre crescente tra animali selvatici ed esseri umani si sta rivelando un cocktail letale nella diffusione di malattie mortali.




Il riscaldamento globale e la profanazione del mondo naturale per l'agricoltura, l'estrazione mineraria e l'edilizia abitativa stanno riducendo gli habitat in cui possono vivere liberamente gli animali. Sta spingendo gli animali a stretto contatto con le persone.

"Mai prima d'ora esistevano così tante opportunità per i patogeni di passare da animali selvatici e domestici alle persone", ha detto Andersen in un'intervista con il The Guardian.




Insieme alla distruzione dell'habitat naturale degli animali selvatici, i mercati di animali vivi rappresentano un altro grosso problema. 

Si ritiene che l'origine del coronavirus provenga da pipistrelli in un mercato di animali a Wuhan, in Cina.

Vedi anche: Cosa Sognano Gatti E Cani Quando Dormono?

Lo stress animale aumenta il problema

Andrew Cunningham, professore di epidemiologia della fauna selvatica presso la Zoological Society di Londra, non ha dubbi sul fatto che gli esseri umani siano responsabili e quindi colpevoli della diffusione del virus. 

"Le cause alla base dello "spillover zoonotico" da parte di pipistrelli o di altre specie selvatiche hanno quasi sempre - sempre - dimostrato di essere un comportamento umano", ha detto alla CNN. 

“Le attività umane stanno causando tutto questo."




"Consentirebbe di aumentare le infezioni e di essere escreto per essere eliminato", ha spiegato. “Puoi pensarlo come se le persone fossero stressate e avessero il virus dell'herpes labiale, ecco che spunterebbe fuori un'herpes labiale. Questo è il virus che viene "espresso", manifestato. Questo può accadere anche nei pipistrelli." 

Cunningham ha continuato dicendo che "la cultura del consumo di mammiferi esotici nella Cina meridionale, è una bomba a orologeria".


C'erano già segnali di avvertimento di crisi del coronavirus

Negli ultimi due decenni, c'è stato un numero crescente di nuove malattie. 

Ebola, Sars, influenza aviaria, Mers, virus Zika, febbre della Rift Valley e West Nile Virus dsono alcune delle malattie che sono passate dagli animali all'uomo. 



Leggi anche: Gli Animali Sempre Più Notturni Per Evitare Contatto Con L'Uomo



La natura ci sta dando un messaggio

Con l'aumentare del riscaldamento globale, i disastri ambientali sono all'ordine del giorno, come i recenti incendi in Australia e le invasioni di locuste in Kenya.  

E via via che la popolazione aumenta, c'è il potenziale che le cose peggiorino. 

È sicuramente necessario un nuovo approccio, un sorta di "reset", come molte persone hanno chiesto. 

"La natura ci sta inviando un messaggio", ha detto Anderson. 

“Ci sono troppe pressioni in contemporanea sui nostri sistemi naturali e qualcosa deve accadere."


"Se non ci prendiamo cura della natura, non possiamo prenderci cura di noi stessi. E mentre ci muoviamo verso una popolazione di 10 miliardi di persone su questo pianeta, dobbiamo entrare in questo futuro a braccetto con la  natura come il nostro più forte alleato." 



Cambiare è la nostra unica speranza

Le malattie precedenti come Sars ed Ebola non si sono diffuse con la stessa potenza del coronavirus, che ha bloccato gran parte del mondo. Ha anche mandato in crisi l'economia globale. 

"Non possiamo tornare ai nostri affari come al solito", ha avvertito Cunningham. 

"La nostra risposta a lungo termine deve affrontare la perdita di habitat e biodiversità", ha dichiarato Anderson.

 
LETTURA CONSIGLIATA: Il mio nome è Greta. 

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FONTE: truththeory
CREDITO IMMAGINE: ryzhkovoleksandr



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