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lunedì 22 luglio 2019

Scoperta Un'Alternativa Alla Plastica A Base Di Alghe Che Potrebbe Salvare L'Ambiente


Sembra che le persone stiano diventando sempre più consapevoli dei prodotti in plastica e della minaccia che rappresentano per l'ambiente, proponendosi di cercare sempre più alternative ecologiche alla plastica.




Già come abbiamo visto negli ultimi mesi, ci sono alcune iniziative positive come il #TrashTagChallenge, ma questo potrebbe non essere sufficiente: seppur lodevole, bisogna agire alla fonte e utilizzare meno prodotti inquinanti.
 
La plastica è utilizzata in moltissimi prodotti e l'imballaggio alimentare è un'area in cui viene utilizzata molta plastica (ecco perchè c'è bisogno di alternative ecologiche e biodegradabili).


Anche se potresti non averlo notato, ma se percorri un corridoio di un supermercato, ti renderai conto della quantità di plastica che viene utilizzata. È abbastanza chiaro che dobbiamo affrontare questo problema. 

Alcuni negozi hanno iniziato ad utilizzare la filosofia del ZERO IMBALLAGGI, ne abbiamo parlato in questo articolo.




Ma si può andare addirittura oltre.

Alcuni ingegneri e scienziati, come Margarita Talep, designer, sono venuti in nostro soccorso in questa situazione. Margarita Talep ha  sviluppo con successo un prodotto a base di alghe che può essere un ottimo sostituto per il confezionamento di alimenti in plastica. L'imballaggio, in genere, ha un breve ciclo di vita. Infatti, la Talep aveva pianificato lo sviluppo di un tipo di materiale che fosse in grado di contenere alimenti o altri prodotti ma che, una volta scartato, potesse biodegradarsi facilmente senza accumularsi come rifiuto.

Soluzioni alternative alla plastica

Talep utilizza una sostanza gelatinosa chiamata agar agar, che proviene dalle alghe. Questo non è un nuovo prodotto. È abbastanza comunemente usato come un tipo di addensante alimentare, in genere al posto della "colla di pesce". Quando Talep ha compreso il potenziale di questa sostanza gelatinosa, lo ha riscaldato per sviluppare un polimero e poi ha aggiunto acqua per agire come plastificante. Per i colori, ha usato tinture naturali sviluppate da frutta e verdura come carote, barbabietole, cavoli viola e mirtilli.





Una volta che la miscela è stata riscaldata con tutti gli ingredienti necessari, è destinata a raffreddarsi. Quando l'agar agar si raffredda, inizia a diventare un gel. Grazie alla consistenza gelatinosa del prodotto, può essere facilmente trasformato in una plastica sottile o può essere versato in diversi tipi di stampi per dargli una forma specifica. La Talep è riuscita a creare un prodotto solido adattando gli ingredienti e quindi modellandoli in forme specifiche, ad esempio un vassoio rigido per contenere ciambelline.


Questa tecnica è semplice e versatile e si possono sviluppare anche altri stampi. Pertanto, ha il potenziale per diventare un ottimo sostituto per alcuni prodotti come i sacchetti di plastica in cui viene attualmente venduta la pasta.




L'obiettivo dell'intero progetto è quello di sostituire gli imballaggi usa e getta monouso, che finiscono negli oceani o si accumulano come rifiuti. Quindi, è importante capire il tasso di rottura nell'ambiente di questo nuovo prodotto a base di alghe. Nella calda estate, questo prodotto si biodegrada naturalmente, impiegando circa 2-3 mesi. Negli inverni, il materiale impiega un po' di tempo in più, qualche settimana in più per abbattersi nell'ambiente. Tuttavia, gran parte di questa rottura dipenderà dallo spessore del materiale. 

Quindi, dobbiamo incrociare le dita e sperare che questa nuova arma contro la plastica funzioni.










Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice. 
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