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martedì 18 giugno 2019

I Bruchi Mangia-Plastica Potrebbero Essere La Soluzione Al Nostro Problema Con La Plastica


La plastica è senza dubbio una delle più grandi minacce al mondo per il momento, e non sembrano ancora esserci sufficienti soluzioni alternative ecologiche.

Semplicemente non sembra esserci un modo fattibile di trattarla per far sì che si decomponga nell'ambiente. 

Bruciare la plastica inquina l'aria e seppellirla danneggerà il suolo. Non si può nemmeno gettarla in acqua, e questo è oramai noto visti i danni ingenti che provoca negli oceani e nei mari.

E' vero, si può riciclare la plastica, ma sembra che non sia sufficiente, e soprattutto, spesso i cittadini per primi, e i gestori poi, non effettuano la raccolta differenziata in modo appropriato. 

Servono senz'altro più alternative ecologiche alla plastica.




Gli scienziati di tutto il mondo stanno cercando di capire come affrontare il problema della plastica e dell'inquinamento da essa provocato

Tuttavia, bisogna ammettere che non c'è stato molto successo in questo senso. Il percorso che segue la maggior parte della ricerca scientifica è logico. Con ciò intendo che una cosa tira l'altra nella scienza. Eppure, a volte, vengono fuori cose piuttosto inaspettate. Non sarebbe nemmeno sbagliato affermare che eventi così inaspettati cambiano il mondo e cambiano la scienza nel suo complesso. 

Ricordate Newton e la sua mela? Qualcosa di simile è successo ancora una volta.




Un articolo pubblicato di recente sulla rivista Current Biology ha rivelato l'esistenza di una certa falena che può mangiare la plastica. Sì! Hai letto bene. Mastica e ingurgita letteralmente la plastica come faresti tu con un sandwich o un piatto di pasta.

Federica Bertocchini - biologa spagnola all'Università della Cantabria e apicoltrice amatoriale - ha notato alcuni bruchi che trafugavano miele dagli alveari. Decidendo di osservarli, li ha messi in un sacchetto di plastica e li ha portati a casa con lei. Tuttavia, i bruchi volevano realmente sorprenderla e ci sono riusciti alla grande. Qualche tempo dopo, scoprì che i bruchi avevano fatto molti buchi nel sacchetto di plastica ed erano fuggiti sul suo pavimento.





Ha identificato questi bruchi come larve di un comune insetto, noto come la Tarma della Cera Maggiore. La loro fuga suscitò l'idea che potessero davvero aiutare il pianeta con lo smaltimento dei rifiuti. In passato, altri organismi erano stati testati per questa capacità di mangiare plastica. Eppure, anche il migliore tra loro ha richiesto molto tempo. Questo era veloce. Davvero veloce!




Di conseguenza, Bertocchini ha intrapreso un esperimento insieme ai biologi Christopher Howe e Paolo Bombelli dell'Università di Cambridge. Si è constatato che molte materie plastiche hanno legami chimici simili alla cera d'api. 

Solo alcuni organismi, come questo, hanno gli enzimi necessari per rompere questi ponti di metilene. Questo è uno dei motivi per cui la plastica non è biodegradabile. Poiché il polietilene è probabilmente il più duro di tutti i materiali plastici, il trio ha condotto l'esperimento utilizzando questo materiale. 

In precedenti test, i batteri Nocardia asteroides avevano impiegato circa sei mesi per decomporre il polietilene. Come gli scienziati stessi, sarete sorpresi di sapere il tempo impiegato dalla tarma della cera per lo stesso compito. Hanno fatto buchi in meno di 40 minuti. Sì, nemmeno un'ora, ma solo 40 minuti (non a caso).


In media, hanno consumato 2,2 tre millimetri in un'ora. In mezza giornata (12 ore) questi bruchi potrebbero divorare un milligrammo di materiale. In un mese, un centinaio di questi bruchi potrebbero finire di mangiare una busta di polietilene da 3 grammi. Non è ancora noto se la plastica sia utile alle tarme stesse. Molti altri fattori, tra cui la tossicità delle loro feci, devono essere presi in considerazione prima che questi bruchi siano ufficialmente accettati come decompositori di plastica. In ogni caso, i risultati aprono indubbiamente le prospettive di un mondo libero dalla plastica.

Chiaramente, questo articolo non vuole essere un incitamento a non riciclare correttamente la plastica: anzi, vuole essere prima di tutto un promemoria che la plastica è dannosa per l'ambiente, che anzitutto bisogna cercare di utilizzare la plastica il meno possibile, quindi di riutilizzarla, e sono infine di riciclarla, evitando SEMPRE di gettare rifiuti di qualsiasi tipo nell'ambiente... ricordati che il mondo è casa tua, non è di qualcun altro!

LETTURA CONSIGLIATA: Il mio nome è Greta. 

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Leggi anche: Chi Viene Veramente Danneggiato Dalle Tue Bottiglie Di Plastica?








FONTE ARTICOLO E IMMAGINE: Truththeory

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