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lunedì 11 maggio 2020

L'Incantevole Verso Dell'Allocco: Dove Vive E Cosa Mangia Lo Strix Aluco


Cos'è quel verso, simile ad un ululato tremulo e riecheggiante che si sente nella notte? Forse un gufo? Forse un lupo? Niente di tutto questo, è il verso dell'allocco, inconfondibile per chi lo impara a riconoscere almeno una volta.

Oggi parleremo di questa meravigliosa specie, lo Strix aluco. Oltre alla descrizione generale dell'allocco e del suo verso, vedremo anche dove vive, cosa mangia, come nidifica e quali sono le sue prede più ambite nel menu.



Il suo richiamo riecheggia suggestivo nel buio tra boschi e foreste, simboleggiando la notte. Ecco l'allocco, Strix aluco, uno dei rapaci nostrani più comuni ed affascinanti. Questo meraviglioso uccello appartiene all'ordine degli strigiformi e alla famiglia degli strigidi, la stessa famiglia a cui appartengono gufi, assioli e civette

L'allocco è diffuso in gran parte d'Europa: il suo areale va dai paesi magrebini e arriva alla porzione meridionale della Scandinavia. Ad est è presente fino ad alcune zone mediorientali e siberia occidentale. In Italia presente quasi ovunque, tranne in Sardegna; in Sicilia invece lo troviamo in modo irregolare e localizzato.


Allocco: descrizione fisica

È un rapace notturno robusto di medie dimensioni, con le femmine un poco più grandi dei maschi. Il piumaggio gonfio gli dona un aspetto ancora più buffo e “morbido”. Sono presenti due morfismi, ossia possiamo trovare questa specie in due colorazioni differenti. La “forma grigia” e la “forma rossa”. Nella stessa nidiata possono dunque nascere pulli misti di entrambe le colorazioni. Di sicuro quella grigia è largamente più diffusa e comune, mentre l'altra è più rara. Tuttavia la forma rossa in certe zone prevale, e gli zoologi hanno appurato che le differenze nei morfismi non dipendendono da età né da sesso, ma piuttosto, sembrerebbe che la causa sia legata a clima e territorio.

Gli occhi sono particolarmente grandi con iride scura e i dischi facciali sono molto evidenti; non troviamo, a differenza dei gufi, i ciuffi auricolari. Il piumaggio criptico lo rende invisibile di giorno, simile ad un pezzo di legno. A differenza del verso dell'allocco, che è molto facile da udire nella notte, solo un buon occhio attento potrebbe vedere questo stupendo strigide almeno una volta o due nella vita.


Habitat dell'Allocco: Dove vive?

L'habitat tipico dell'allocco è la foresta o il bosco misto costituito da pinete, pioppeti, faggete ed oliveti. La presenza di grandi alberi è essenziale per la vita dell'allocco. Questo strigide si mostra anche adattabile vivendo pure nei paesi o zone verdi delle grandi città.


Di notte domina il suo territorio e vola a caccia delle sue prede, che sono solitamente micromammiferi come topi, arvicole, toporagni, ma anche specie più grandi come ratti, talpe, ghiri, scoiattoli ed occasionalmente giovani esemplari di riccio, coniglio e lepre. Nonostante ciò, l'allocco è molto più adattabile rispetto ad altri rapaci notturni e può predare anche altri uccelli, dai passeriformi a rapaci di minori dimensioni come civette ed assioli, così come piccoli rettili, anfibi ed invertebrati come insetti, lumache, lombrichi.



Orecchie asimmetriche

Può contare su di una vista eccellente. I grandi occhi scuri gli permettono di vedere anche in condizioni di scarsissima luminosità. Inoltre gli occhi in posizione frontale permettono la sovrapposizione dei campi visivi e dunque un'ottima percezione della profondità. Ma un'altra sua grande abilità sta nell'udito finissimo. I suoni vengono convogliati verso le orecchie dai grandi dischi facciali e la posizione asimmetrica delle orecchie permette al rapace di individare la fonte del suono nelle tre dimensioni. 

Avete capito bene, eh? Incredibile. 

Un orecchio è posto più alto e l'altro più in basso. Questo significa che un suono prima raggiunge un orecchio e poi l'altro e lo scarto di pochi millesimi di secondo permette all'uccello di localizzare le prede senza nemeno vederle. Questa caratteristica è comune a tutti gli strigiformi.



Un esempio? Con tale udito, l'allocco riesce a sentire i passi di un topo a metri di distanza. Le prede sono individuate da un posatoio roteando il capo fino a 270 gradi per restare in ascolto. Alternativamente possono cacciare sorvolando il sottobosco o i prati ad altezza d'uomo pronti a piombare sulle prede nascoste. Grazie al piumaggio soffice ed alle setole sulle remiganti, dette barbule, il volo di questi rapaci è totalmente silenzioso. Le prede più piccole vengono ingoiate intere e le parti indigeribili quali ossa e peli vengono rigurgitate successivamente compattate in piccoli agglomerati detti borre.

Leggi anche: Descrizione Dell'Upupa, Dove Vive E Cosa Mangia?



Come nidifica l'Allocco

L'allocco è principalmente stanziale e molto territoriale; durante la notte si sente spesso il richiarmo territoriale dei maschi, un ululato tremulo e prolungato... un canto bellissimo e magico, impossibile non innamorarsi del verso dell'Allocco.

Le coppie sono spesso unite per la vita. Non costruendo un vero e proprio nido, utilizzano invece anfratti naturali dentro grandi alberi, nidi abbandonati di altre specie o in alternativa anche solai, soffitte o campanili. 

Fra la fine dell'inverno ed inizio primavera vengono deposte le uova e dopo circa un mese di incubazione nascono i pulli, ricoperti da soffice piumino bianco. Entrambi i genitori si occupanto della crescita dei piccoli. Il maschio cerca il cibo, mentre la femmina cova le uova, così da essere nutrita anche qualche giorno dopo la schiusa per poter sorvegliare i piccoli al nido. I pulli sono totalmente indipendenti a circa 4 mesi di vita, e a quel punto prendono la loro strada e vanno a cercarsi un territorio.



Allocco: pericolo estinzione e rapporti con l'uomo

Dopo aver visto dove vive e cosa mangia l'Allocco, passiamo in rassegna i suoi possibili predatori. L'allocco può essere predato da specie più grandi, come ad esempio il Gufo reale; mentre mammiferi come faine, martore possono insidiare i pulli. 

Ma le minacce principali provengono dall'uomo che altera l'habitat dell'allocco ed in particolare i possibili siti di nidificazione come i grandi alberi. Questo può mettere in difficoltà l'allocco, nonostante abbia dimostrato di essere molto adattabile. L'uso massiccio di rodenticidi e veleni per piccoli mammiferi come topi è un grande problema per l'allocco che rischia di nutrirsi di prede avvelenate. Molti esemplari muoiono in strada impattati contro le auto e come se non bastasse esistono ancora sciocchi pregiudizi da medioevo che vedono questi uccelli come portatori di sfortuna. 

Come sempre è necessario ridurre al minimo il nostro impatto con l'ambiente e la natura. Perchè, ricordatevi, solo la natura può salvarci. Pensiamo ad erigere alberi piuttosto che cemento. È salutare soprattutto per noi e per ogni meraviglia (animali, piante e funghi) del mondo.







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