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giovedì 5 marzo 2020

Scienziati Ridonano La Vista A Pazienti Non Vedenti Con La Stampante 3D


Da pochi anni le stampanti in 3D sono arrivate sul mercato, e già stanno sconvolgendo il mondo per come siamo abituati a concepirlo. 
Come tutti gli oggetti figli del progresso e dello sviluppo, ciò che fa la differenza, anche per la stampante 3d, è il suo utilizzo, che può essere per cose utili, inutili, o perfino dannose.

Vediamo oggi un'interessantissima applicazione di una bio-stampante 3D in ambito medico, per ridare la vista a pazienti non vedenti per mezzo di stampa di cornea in 3D.



Le implicazioni di vasta portata della tecnologia di stampa 3D devono ancora essere pienamente realizzate, soprattutto quando si parla di applicazioni mediche. La stampa 3D non è solo per strumenti e prodotti per la casa, ma può anche essere utilizzata nella preparazione di alimenti, medicine e protesi.


Stampare una cornea in 3d per ridare la vista ai non vedenti

I ricercatori dell'Università di Newcastle, nel Regno Unito, hanno pubblicato uno studio l'anno scorso in cui hanno descritto come il loro laboratorio abbia utilizzato una stampante 3D per creare le prime vere cornee umane al mondo.

Vi è una forte domanda di trapianti di cornea nell'industria medica e una lista di attesa molto lunga per coloro che richiedono un intervento chirurgico. Per creare cornee artificiali, il team ha prelevato cellule staminali corneali da un donatore sano e ha miscelato il campione con alginato e collagene. Il risultato emerso è stato un "bio-inchiostro" che poteva essere perfettamente adattato alla forma di cornea utilizzando una bio-stampante 3D.




Il principale ricercatore dello studio, Che Connon, professore di ingegneria dei tessuti all'università di Newcastle, ha spiegato che: 

“Molti team in tutto il mondo hanno inseguito il bio-inchiostro ideale per rendere possibile questo processo. Il nostro gel unico - una combinazione di alginato e collagene - mantiene vive le cellule staminali, dando vita ad un materiale che è abbastanza rigido da mantenere la forma, ma al tempo stesso abbastanza morbido da poter essere spremuto dall'ugello di una stampante 3D. Questo si basa sul nostro precedente lavoro in cui abbiamo mantenuto in vita le cellule per settimane a temperatura ambiente all'interno di un idrogel simile. Ora abbiamo un bio-inchiostro pronto all'uso contenente cellule staminali che consente agli utenti di iniziare a stampare tessuti senza doversi preoccupare di far crescere le cellule separatamente."


Connon ha aggiunto che le cornee stampate in 3D realizzate dal team dovranno essere sottoposte a ulteriori test e ha avvertito che potrebbero passare diversi anni prima che questa tecnologia sia effettivamente disponibile per le persone in attesa nelle liste dei trapianti. Tuttavia, il loro studio mostra che è tecnicamente possibile stampare cornee "usando le coordinate prese dall'occhio di un paziente e che questo approccio ha il potenziale per combattere una grave carenza mondiale come la cecità", ha detto Connon.




Poiché questa tecnologia è ancora a pochi anni di distanza dal mercato, gli esperti affermano che le notizie su questi progressi non dovrebbero scoraggiare nessuno dal diventare essi stessi donatori, poiché esiste ancora una forte domanda di trapianti di cornea.







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