C'è sempre stato fascino nel fatto che alcuni credono in un essere e in un senso della vita più elevato, mentre altri si affidano solo alla buona vecchia scienza. Ora nuove ricerche hanno trovato un'area del cervello che, se danneggiata, può aumentare la probabilità che la persona sarà meno ricettiva alle informazioni che mettono in discussione le credenze preesistenti.
La ricerca si è concentrata su coloro che hanno convizioni religiose fondamentaliste, ma potrebbe anche applicarsi facilmente a qualcuno con qualsiasi credenza/convizione troppo rigida (compresa la scienza stessa).
Andiamo a vedere meglio questo articolo sul fondamentalismo religioso.
La ricerca è stata una continuazione di uno studio precedente che ha mostrato una base neurologica per la religione, soprattutto nella corteccia prefrontale. Lo studio di Science Direct ha usato dati dai veterani della guerra del Vietnam che avevano subito traumi. Il confronto è stato fatto tra i veterani che avevano subito danni al cervello, e coloro che non non avevano avuti.
Dal campione di 119 soldati, si è scoperto che coloro che avevano subito danni alla corteccia prefrontale dorsolaterale (area legata alla risoluzione dei problemi e alla pianificazione), erano meno aperti a nuove idee. Questo potrebbe aiutare a correlare il rapporto tra il fondamentalismo delle idee e i danni al cervello.
Lo studio è iniziato dando ai soggetti un test sulla flessibilità cognitiva e sul livello di fondamentalismo religioso. Poi sono stati quindi misurati i danni al cervello dei partecipanti utilizzando scansioni CT. Quelli che hanno ricevuto traumi alla corteccia prefrontale dorsolaterale, avevano significativamente maggiori probabilità di avere credenze fondamentaliste rispetto agli altri.
Lo studio è iniziato dando ai soggetti un test sulla flessibilità cognitiva e sul livello di fondamentalismo religioso. Poi sono stati quindi misurati i danni al cervello dei partecipanti utilizzando scansioni CT. Quelli che hanno ricevuto traumi alla corteccia prefrontale dorsolaterale, avevano significativamente maggiori probabilità di avere credenze fondamentaliste rispetto agli altri.
I ricercatori hanno affermato che "Questi risultati indicano che la flessibilità e l'apertura cognitiva sono necessarie per l'impegno religioso flessibile e adattivo e che tale diversità di pensiero religioso dipende dalla funzionalità [corteccia prefrontale dorsolaterale]"
I test passati già avevano scoperto che la corteccia prefrontale dorsolaterale è legata alla memoria di lavoro a breve termine utilizzata per contenere più pezzi di informazioni. I ricercatori suggeriscono che questo ultimo studio dimostra che questa parte del cervello può essere importante per aiutarci a rimanere aperti a concetti che sfidano le nostre credenze fondamentali.
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Questo non significa necessariamente che la religione stessa sia legata ai danni del cervello, ma che il loro sia un legame tra questo tipo di trauma e la ricezione di informazioni che sfida le credenze fondamentali, anche se presentate con prove schiaccianti.
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FONTE: truththeory
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