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giovedì 30 marzo 2017

Le Persone Intelligenti Sono Più Felici In Solitudine - Nuovi Studi Lo Affermano


Si sta meglio da soli o in compagnia? Magari potrebbe dipendere dal vostro livello intellettivo, o di "furbizia"

Un vecchio detto recita "meglio soli che male accompagnati". Ma nello studio scientifico che andremo a vedere nell'articolo di oggi, non si parla solo della cattiva compagnia, ma che i geni e le persone più intelligenti preferirebbero la solitudine rispetto alla buona compagnia, ovvero quella di amici e propri cari. 

Vediamo meglio cosa è stato scoperto.


Uno studio pubblicato di recente ha riportato che le persone intelligenti sono più felici quando sono completamente sole, e non quando sono circondate dai loro amici stretti.


Ti piace stare da solo? Forse è perchè sei più intelligente

I ricercatori di scienze politiche della Singapore Management University e della London School of Economics, Norman P. Li e Satoshi Kanazawa, stavano indagando sulla "teoria della savana della felicità" quando hanno fatto delle nuove scoperte.



La teoria della savana suggerisce che le persone reagiscono alle loro circostanze nello stesso modo in cui avrebbero fatto i loro antenati al posto loro, dopo essersi evoluti psicologicamente in base ai bisogni e alle necessità dei loro antenati nella loro epoca, in cui l'umanità viveva nella savana.

Lo studio ha preso in esame interviste di 15,197 persone di età compresa tra i 18 e i 28, originariamente condotto dal National Longitudinal Study of Adolescent Health nel 2001-2002. 

I ricercatori hanno poi cercato dei collegamenti e dei nessi tra il luogo dove viveva l'intervistato, in un ambiente rurale o urbano, e la soddisfazione individuale della propria vita, ovvero, per girare la domanda al lettore: quanto sei felice della tua vita?

A seguito di questa prima analisi, i ricercatori sono stati particolarmente interessati a valutare come la densità di popolazione e le amicizie di un individuo influiscano sulla sua felicità.


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Hanno scoperto che le aree altamente popolate riducono fortemente la felicità delle persone, e ciò ben sostiene la teoria della savana, che afferma, appunto, che la gente si sentirebbe naturalmente a disagio in gruppi di più di 150 persone, dato che l'evidenza suggerisce che i nostri cervelli si siano evoluti per ben funzionare in un gruppo di queste dimensioni. 

Insomma, se ci sono troppe persone, si sta male, per dirla in parole povere.

Ci sono numerosi elementi di prova a sostegno della "teoria dei 150", tra cui simulazioni al computer che mostrano che l'evoluzione dell'avversione al rischio ha luogo solo in gruppi di circa 150 persone (Hintze, Olson, Adami, e Hertwig, 2013), la media numerica delle società di cacciatori-raccoglitori è 148,4 persone (Dunbar, 1993), e la rete sociale personale media è di 153,5 persone (Hill & Dunbar, 2003)

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Li e Kanazawa hanno compreso che, guardando di nuovo alla savana, senz'altro le amicizie erano vitali per la sopravvivenza, in un momento storico in cui gruppo di ricerca e la condivisione di cibo erano necessarie, così come la riproduzione. I dati che è stato analizzato dai ricercatori dimostra quindi che poche amicizie ma di alta qualità aumentano significativamente la soddisfazione di vita per la maggioranza delle persone. 

E quindi, per dirla in parole povere, citiamo il detto "meglio pochi ma buoni", che è senz'altro un metodo per come essere felici.

Seppure si sia compreso mediante analisi che ciò è dovuto alle necessità psicologiche delle persone, compresa la necessità di essere necessari, utili a qualcuno, e aver qualcuno con cui condividere le esperienze personali, non vi è alcuna prova reale, per adesso, del perché una persona abbia tali esigenze. 

Tuttavia, contrariamente a questo, sono state fatte altre due scoperte, che sono state molto contraddittorie. 

Da una parte si è constatato che le persone intelligenti si sentono più felici quando sono completamente sole rispetto a quando sono in momenti di socializzazione, seppur con buoni amici e una vita sociale "sana", che comunque li lascia con meno soddisfazione, una minore felicità; ma d'altro canto, invece, passare il tempo socializzando con gli amici è un indicatore di intelligenza superiore.

Queste conclusioni sono davvero molto contraddittorie, ma con più ricerche e analisi, forse vedremo che c'è infatti una linea molto sottile tra il livello d'intelligenza e i cerchi sociali di miglioramento di vita.

LETTURA CONSIGLIATA: Il bello della solitudine. 

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Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice. 
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FONTE: truththeory

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