3 Problemi Ben Più Gravi Del Coronavirus Ma Che Non Preoccupano Così Tanto

Mentre in tutta Italia si parla di coronavirus (covid-19), di quarantene, di contagiati e di pandemia... ci sono molti altri casi che davvero sono preoccupanti per la nostra sopravvivenza, ma evidentemente i media non gli danno il giusto risalto. O forse siamo proprio noi a voler coscientemente restare cechi di fronte a problemi ben più gravi e potenzialmente, questi sì, mortali per l'intero genere umano e pianeta. Nell'articolo di oggi ne abbiamo esaminati 3.

Tutti in queste ora si chiedono come eliminare il coronavirus, se i gatti possono ammalarsi o contagiare gli esseri umani, quali sono i sintomi del coronavirus... e così via, nella psicosi collettiva e panico più totale per una pandemia che, diciamocelo, si sta rivelando sì contagiosa, e quindi da tenere senz'altro sotto controllo, ma con una mortalità (fortunatamente) ancora piuttosto bassa, se confrontata ad esempio con la SARS. O con altri problemi (per ora) ben più gravi di questo coronavirus, che a dire il vero si chiamerebbe, più propriamente, "covid-19".

Direte che non c'è niente di peggio e di più grave dell'epidemia di coronavirus attualmente in atto nel mondo ed in Italia... vogliamo scommettere? Proviamo ad essere oggettivi e andiamo a vedere cosa dovrebbe preoccuparci ancora di più.

Vedi anche: Come Lasciare Andare Falsi Bisogni

1. A Taranto si muore di cancro per l'inquinamento

Nella città di Taranto, in cui i casi di tumore in 10 anni sono raddoppiati, si continua a morire in proporzioni purtroppo ben peggiori del coronavirus. La cosa assurda è che si potrebbe eliminare completamente la causa di questi decessi. Mentre invece la situazione dell’aria non migliora con le centraline dell’Arpa Puglia che hanno rilevato recentemente il superamento di valori soglia di acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2) nell’area dell’ArcelorMittal e nel quartiere Tamburi. E i numeri, sono impressionanti. Quasi 1.500 tumori l’anno. Con un aumento del 28 % rispetto al 1990. Questi numeri direttamente dall’Istat riguardano Taranto (ed addirittura l'ultimo dato citato riguarda il 2014, vedi questo articolo).

2. Malattie nascoste nel permafrost in scioglimento

Tutti abbiamo saputo delle temperature record di oltre 20 gradi centigradi in Antartide, con i ghiacci che si stanno sempre più sciogliendo, a causa degli inarrestabili e tremendi cambiamenti climatici.
Oltre ad innumerevoli conseguenze che non stiamo qui a citare una per una, parliamo di virus e batteri, visto che è il tema del momento.
All'interno del permafrost ci sono molte malattie nascoste ed ibernate da tempo. Il ghiaccio è un habitat ideale per molti virus e batteri perché, ovviamente, è freddo, ma anche perché è buio e privo di ossigeno. Come sostengono molti studi, dallo scioglimento del permafrost (il terreno tipico delle zone più fredde del mondo, perennemente ghiacciato) potrebbero emergere virus e batteri che l’uomo non ha mai incontrato. E possiamo quindi ben immaginare le conseguenze.
Sono batteri sopravvissuti nel permafrost per secoli che si sono già risvegliati (o potrebbero farlo) a causa del riscaldamento globale: ad esempio vaiolo o antrace.

3. 76.200 morti premature l’anno dovute agli inquinanti atmosferici

Proprio nell'Italia settentrionale, dove il panico coronavirus sta dilagando, in migliaia muoiono d’inquinamento ogni anno.  
Ebbene sì, i danni più gravi legati all’inquinamento atmosferico, paradossalmente, hanno luogo proprio nelle regioni dell'Italia del nord che oggi fronteggiano nel panico il nuovo coronavirus; circa il 95% degli europei sottoposti a sforamenti contemporanei nelle emissioni di particolato, biossido di azoto e ozono vive nel nord del bel Paese. 

Ma intervistati sul problema dell'inquinamento, i cittadini della Pianura padana sembrano sì consci dell’elevata presenza di inquinanti atmosferici, ma non così preoccupati come del virus e soprattutto non disposti (o poco) a fare qualcosa per abbassare i rischi. 

L’inquinamento dunque non fa paura come il coronavirus? 
Una dura realtà che rispecchia il "concorso di colpa" dei media di confondere i rischi reali e percepiti, rendendo difficile agire veramente contro i pericoli da affrontare per la nostra salute e per quella della nostra Terra.

Leggi anche: L'Inquinamento Atmosferico Rende (Anche) Più Stupidi

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