In questi giorni, quasi tutto ciò che vogliamo sapere è a pochi tasti di distanza, quasi immediatamente può gratificare il nostro desiderio di sapere qualcosa.
O meglio, il desiderio di sapere tutto, il volere essere sempre informati su ogni cosa, e come lo chiamiamo ormai "l'utilizzo compulsivo di wikipedia" (un caro amico ne è vittima, ma non si senta ripreso per questo!) :)
Che tempo farà domani? Fai un rapido controllo sulla tua app meteo. Chi diavolo è Gabriel Garcia Marquez? Chiedilo a Wikipedia. Chi è l'attore protagonista nell'ultimo film che hai visto? Cerca su IMDB.com. Google, Reddit, Facebook, Twitter e altri ti diranno tutto quello che vuoi sapere, proprio ora.
Non è incredibile? Solo 25-30 anni fa, era impensabile. Se tu avessi voluto sapere qualcosa, magari avresti potuto accendere la TV e sperare di essere fortunato, o cercare nelle tue enciclopedie (per chi le aveva), o andare in biblioteca.
E comunque, in tutti questi casi, c'era da sperare nella sorte, perchè non era affatto detto che la tua domanda avesse una risposta. Il più delle volte, dovevi accontentarti di non sapere.
E comunque, in tutti questi casi, c'era da sperare nella sorte, perchè non era affatto detto che la tua domanda avesse una risposta. Il più delle volte, dovevi accontentarti di non sapere.
Una delle cose che ho notato non utilizzando periodicamente il mio computer o smartphone durante il giorno, è che quando i due dispositivi non sono a portata di mano, penso spesso a una domanda a cui vorrei poter rispondere - e il mio primo istinto è andare su google a cercare una risposta. Lo saprei in 3-4 secondi!
Ma poi mi fermo, ed esamino questo bisogno. È una vera necessità, questo impulso ossessivo di sapere, questo impellente bisogno di saperlo proprio adesso? Non posso aspettare 30 minuti, o anche poche ore, o un giorno? Certo che posso aspettare di conoscere. Non è una questione di vita o di morte, di sicurezza nazionale o di qualcosa di veramente importante.
Spesso è semplice curiosità ciò che ci spinge a cercare qualsiasi cosa su internet.
Spesso è semplice curiosità ciò che ci spinge a cercare qualsiasi cosa su internet.
E così mi fermo e magari mi annoto di cercarlo più tardi. Poi faccio caso a qualcos'altro di interessante: non sapere è uno strano fenomeno per me, oggi. Non sapere è qualcosa con cui non abbiamo più familiarità. OK, certo, ci sono milioni (miliardi) di cose che non conosco, in ogni momento della mia vita, ma quando voglio sapere qualcosa, di solito lo so, molto velocemente. Quantomeno una infarinatura di cosa si parla, riusciamo ad averla in brevissimo tempo.
E invece, non assecondando l'impulso di cercare su wikipedia, mi ritrovo adesso che non conosco qualcosa che voglio sapere, per almeno mezz'ora, o a volte di più.
E invece, non assecondando l'impulso di cercare su wikipedia, mi ritrovo adesso che non conosco qualcosa che voglio sapere, per almeno mezz'ora, o a volte di più.
E poi realizzo: questa è una strana libertà di conoscere.
Non sapere qualcosa significa che sto camminando come se fossi completamente cieco, senza un percorso predefinito, e devo conviverci, lavorare su questa sensazione. È interessante. È un modo diverso di vivere. Bè, alla fine come devono aver vissuto i nostri "antenati"! (O, sai, anch'io per tutti gli anni '90).
Non sapere qualcosa significa che sto camminando come se fossi completamente cieco, senza un percorso predefinito, e devo conviverci, lavorare su questa sensazione. È interessante. È un modo diverso di vivere. Bè, alla fine come devono aver vissuto i nostri "antenati"! (O, sai, anch'io per tutti gli anni '90).
Non sapere non è per forza un male. È solo diverso. E davvero, penso che ci sia qualcosa di minimalista connesso a non conoscere per forza tutto e subito.
Lasciamo andare la necessità di sapere, ogni secondo della giornata, e lasciamo vagare le nostre menti nell'oscurità per un po'.
LETTURA CONSIGLIATA: Il piccolo libro del lasciare andare.
Leggi anche: Come Lasciare Andare I Falsi Bisogni
Lasciamo andare la necessità di sapere, ogni secondo della giornata, e lasciamo vagare le nostre menti nell'oscurità per un po'.
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Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice.
Ricevi una copia gratuita del mio eBook di 31 pagine - Segreti Per Controllare La Tua Vita Tra Psicologia E Spiritualità - cliccando qui.
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FONTE: mnmlist
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