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lunedì 23 settembre 2019

Come Rinunciare Ai Comfort E Sentirsi Sempre A Proprio Agio


L'ultima volta che sono salito sopra un aereo, la donna davanti a me aveva un enorme cuscino da viaggio, una coperta e qualche altro oggetto progettato per avere il massimo comfort durante il volo. 
Magari prima si era chiesta come sentirsi sempre a suo agio, anche durante un volo aereo, e questa è stata la sua risposta...

Qualcuno che conosco stava per partire per un viaggio, e ha passato un mese a preoccuparsi se avrebbe avuto tutto il necessario per sentirsi a proprio agio.




La maggior parte di noi è così: spendiamo una buona quantità di tempo e sforzi preoccupandoci per il nostro comfort, e una buona quantità di denaro comprando cose (che poi ci portiamo dietro) che ci assicureranno di avere un po' di comfort che ci circonda in ogni momento.




Questo è comprensibile, e lo dico senza giudizio. È come reagiamo all'insicurezza del viaggio, a fare qualcosa che non siamo abituati a fare, a non sapere come affrontare una situazione

L'insicurezza della vita quotidiana. Io stesso, vado in modalità di ricerca, cercando di scoprire tutto ciò che posso su una situazione insicura. Poi potrei andare in modalità di acquisto, procurandomi gli attrezzi di cui ho bisogno per sentirmi più sicuro. Poi potrei andare in modalità pianificazione, cercando di avere il controllo della situazione insicura.

Questo è come siamo. Passiamo il tempo a cercare, acquistare, pianificare, preoccuparci, sottolineare la situazione insicura, cercando di prepararci in anticipo per essere a nostro agio sempre e dotati di ogni comfort in ogni situazione.




Ma cosa succederebbe se potessimo lasciare andare la preoccupazione per il nostro benessere? E se potessimo immergerci completamente nell'insicurezza della situazione e rimanere nell'incertezza senza aver bisogno di cambiarla? 

Trasformerebbe le nostre vite. Ci trasformerebbe.


Immagina di fare un viaggio con solo l'essenziale: un cambio di vestiti, un paio di articoli per l'igiene personale (spazzolino da denti, sapone, deodorante), il passaporto e il cavo di ricarica del telefono. Niente di ulteriore per garantire il tuo comfort. 

Sentiresti insicurezza riguardo alla situazione. Tutti i "se" e i "ma" ti verrebbero in mente. Tutto il "e cosa succede se" verrebbe fuori. Tutto il "ma potrei aver bisogno" sorgerà. Il tuo comfort non sarebbe garantito. Attraversi l'aeroporto, senza protezione, solo il passaporto e la carta d'imbarco digitale sul telefono. Puoi imbarcarti, questa situazione incerta e insicura non è stata così male. Raggiungi il tuo gate, ti siedi su una delle sedie e leggi un libro sul tuo telefono mentre si ricarica.




Senti l'insicurezza della situazione e non è un problema. Ti siedi immobile per un momento e permetti a te stesso di sentire pienamente le sensazioni di insicurezza nel tuo corpo. Apri il tuo cuore ai sentimenti di incertezza, lo stress. 

Ci si rilassa e diventa pacifica instabilità. Abbandoni il tuo ego e sei presente con la pura esperienza del momento. È bellissimo. Sali sull'aereo e non hai un cuscino o altro. 

In realtà è tutto a posto, mentre ti siedi al tuo posto e leggi di più sul tuo libro. Hai la sensazione di dover ricercare il luogo in cui stai andando, pianificare le cose, sapere esattamente cosa farai e tutto quello che devi sapere. Resisti all'agire su quegli impulsi che derivano dall'insicurezza, e invece permetti a te stesso di sentire la paura, lo stress e l'insicurezza. Esercitati con questo, sentendolo pienamente nel tuo cuore, diventandone amico, non allontanandoti. 

Stai bene, e tutto è OK.




Raggiungi la tua destinazione e scopri il sistema ferroviario, arrivando al tuo hotel. Lascerai la tua piccola borsa e andrai in giro senza un piano. Senti l'insicurezza di essere in questo posto senza tutti i tuoi comfort e, ormai, sei bravo a praticare questa insicurezza, e hai iniziato ad accoglierla. 

Diventa una sensazione di libertà ed eccitazione, di apertura e curiosità. Non hai nessuno dei tuoi comfort di casa, eppure scopri che non ne hai avuto bisogno. Nessuno dei disagi è così brutto - hai sofferto molto peggio prima. Non hai il tuo vino notturno, né il tuo caffè del mattino (due dei tuoi comfort preferiti), e indovina un po'? 

Niente va a pezzi. 

O più accuratamente, le cose si disgregano e ti rilassi in tutto, realizzando che puoi essere completamente aperto quando le cose vanno a pezzi. Ed è bellissimo. Questo viaggio, con i suoi deliziosi disagi, ti insegna che tutti i tuoi sforzi e le tue energie trascorse cercando di aumentare il tuo comfort e liberarti da situazioni insicure sono completamente sprecati. Ecco come sentirsi a proprio agio in ogni situazione, ed è sempre possibile comportarsi così, senza farsi affliggere dalla mancanza di ciò che non è essenziale.

Leggi anche: Incertezza Non Esiste - Qui Ed Ora



Insicurezza quotidiana

Di ritorno a casa, questa stessa idea si applica alle nostre vite quotidiane: immagina di affrontare la giornata senza la sicurezza e i comfort a cui siamo abituati. Hai solo i vestiti sulla schiena, un quaderno, un libro. Alcuni articoli per igiene personale.

Una manciata di cibi veri, appena preparati. Un po' d'acqua. Immagina di essere ed avere tutto ciò che avevi per la giornata. Come puoi sentirti a tuo agio in questa situazione?



Potresti andare a fare una passeggiata, forse a piedi scalzi, se ti sentissi di farlo. Non hai bisogno di una palestra, fai solo piegamenti sulle braccia, mangi quando sei affamato, sorseggi un po' d'acqua quando hai sete, ma non ti preoccupare di avere tutti i tuoi cibi e bevande di conforto. 

Leggi, mediti, ti rilassi al sole, fai più flessioni, vai a fare un'altra passeggiata, scrivi nel tuo quaderno. Quando arriva l'insicurezza, esercitati come hai fatto nel tuo viaggio. Non è necessario cercare nulla, né pianificare, né comprare cose, né essere preparati. 

Per sentirti a tuo agio sempre, hai già tutto.

LETTURA CONSIGLIATA: Ricco solo risparmiando. 

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Mi chiamo Luca, creatore del blog Siamo Vita. Penso che fondere psicologia e spiritualità possa aiutarti a creare una vita più felice. 
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FONTE: zenhabits

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